Il Manager Sano non trova scuse
“La scarsa attività fisica, oltre ad essere una delle principali cause di obesità infantile, è anche una delle ragioni di basso rendimento negli obiettivi imprenditoriali”.
E oggi, l’Italia si trova a primeggiare la classifica fra i paesi occidentali, seconda solo agli Stati Uniti, con i tassi di obesità infantile più alti (fonte Ministero della Salute).
Sicuramente l’obesità può essere legata a fattori familiari, ma una cattiva alimentazione sommata a una ridotta attività fisica sono fattori scatenanti in un’età, tra i 6 e i 10 anni, in cui gioco e attività motoria dovrebbero essere al centro delle attività quotidiane.
Una vita sedentaria fa da apripista ad abitudini errate degli uomini del domani, con conseguenze non solo a livello fisico-motorio, ma anche cognitive, legate ad un cattivo funzionamento del cervello (studio Fondazione Wellcome – Oxford).
Apprendimento e memoria, sono legate al corretto funzionamento dell’ippocampo, una struttura nervosa situata nella parte mediale dei lobi temporali, da cui dipende la formazione di memorie durature, e al controllo cognitivo che ci consente di prendere decisioni, agire sugli obiettivi che ci siamo proposti (corteccia prefrontale).
L’esercizio fisico migliora le funzioni cognitive perché agisce sui processi di plasticità cerebrale: stimola la formazione di nuovi capillari sanguigni, la produzione di contatti sinaptici, tra le cellule nervose e portare addirittura ad un aumento della generazione di nuovi neuroni nell’ippocampo.
Uno studio condotto ultimamente in Francia, ha dimostrato che dopo meno di 30 minuti di attività fisica, la capacità di concentrazione migliora notevolmente.
Queste conoscenze dovrebbero tradursi in una presa di coscienza da parte di tutti coloro che, svolgendo primariamente attività cognitive, trovano mille scuse per non dedicarsi ad una costante attività fisica nelle loro abitudini quotidiane.
E ricorda: Mens Sana, Corpore Sano, Manager Sano.